aliMENTIamoci #6

Ed ecco, macchinalmente, oppresso dalla giornata grigia e dalla prospettiva d’un triste domani, portai alle labbra un cucchiaino di tè, in cui avevo inzuppato un pezzetto di maddalena.

Ma nel momento stesso che quel sorso misto a briciole di focaccia toccò il mio palato, trasalii, attento a quanto avveniva in me di straordinario.
Un piacere delizioso m’aveva invaso, isolato senza nozione della sua causa.

M’aveva subito reso indifferenti le vicissitudini della vita, le sue calamità inoffensive, la sua brevità illusoria, nel modo stesso che agisce l’amore, colmandomi di un’essenza preziosa: o meglio quest’essenza non era in me, era me stesso.

Avevo cessato di sentirmi mediocre, contingente mortale.

– Marcel Proust